Brividi a non finire: il “Forza Prato!” di Deco Vicentini
Che la leggenda del Prato Calcio a 5 sia tuttora vivissima, e che sia fatta certo di futuro ma anche di un passato glorioso e per molti versi irripetibile, non avevamo dubbi. Ma quando oggi dai meandri di internet è apparso un certo “Forza Prato!”…
Che la leggenda del Prato Calcio a 5 sia tuttora vivissima, e che sia fatta certo di futuro ma anche di un passato glorioso e per molti versi irripetibile, non avevamo dubbi. Ma quando oggi dai meandri di internet è apparso il “Forza Prato!” di un grande come Andrea “Deco” Vicentini, l’emozione è stata subito fortissima, così come la voglia di saperne di più.
Deco è uno degli eroi della leggenda biancazzurra, e lo sarà per sempre. Uno di quelli che con la nostra maglia ha vinto tutto, e lo ha fatto da protagonista assoluto. Ci è riuscito a suon di gol, di assist, di giocate, di prestazioni all’insegna di una qualità e di una continuità difficili da trovare.
Deco, nel Furpile Prato di quegli anni, era uno degli ingranaggi fondamentali di un meccanismo di gioco che rasentava la perfezione, e che contemplava, oltre al risultato, anche lo spettacolo. Merito del direttore d’orchestra, quel Jesus Velasco che si è poi confermato su livelli di eccellenza mondiale, ma merito anche dei suoi orchestrali, un gruppo di giocatori che seppe mandare in estasi gli appassionati e conquistò frotte di neofiti. In quei giorni, i giocatori del Prato Calcio a 5 erano, sportivamente parlando, i re della città.
All’età di 38 anni, Vicentini non gioca più già da qualche anno. Colpa di un problema alla cartilagine dell’anca, a causa del quale Deco non può più correre. Non a livelli agonistici, almeno.
Tornato nel suo Brasile, oggi Deco vive a Dourados, nel Mato Grosso do Sul, dove gestisce un’attività di ferramenta. Sua moglie Simone ha aperto un negozio di abbigliamento per bambini. Hanno tre figli: Leandro e Mariana di 8 anni ed il tredicenne Felipe, il quale con tempismo perfetto scelse di nascere due giorni dopo che Deco era tornato a casa da Caserta, dove si era appena laureato Campione d’Europa con la maglia dell’Italia.
I due maschi di casa stanno già seguendo le orme paterne, e per Deco è come ricominciare tutto da capo: “Leandro è un portiere. Felipe invece è un giocatore di movimento come suo padre, ma è destro di piede. Grazie a loro mi trovo a rivivere tutto di nuovo, ed è bellissimo. In loro rivedo me stesso in campo e mi emoziono. Ripenso ai momenti bellissimi che ho passato nel mio PalaPrato. Indimenticabili. E’ trascorso tanto tempo però io di Prato mi ricorderò sempre. Un giorno verrò a trovarvi con tutta la mia famiglia, promesso”.
Il ritorno del Prato Calcio a 5 in serie A2 non è passato inosservato neanche in Brasile. Parola di Deco: “Bello vedere il Prato che inizia a tornare su alti livelli. Io tiferò sempre Prato. La mia squadra, la squadra dove ho vinto tutto. Il tempo è passato, com’è normale che sia, ma mi è impossibile dimenticare tutto quello che ho vissuto dentro quel palazzetto. Tutte le persone che ho conosciuto, i miei compagni di squadra, il tifo più bello d’Italia. Non ho parole per esprimere tutto quello che sento ed i brividi che mi percorrono la schiena mentre ci penso. Mi sembra di rivivere ancora quelle vittorie. Rivivo i trionfi, i gol… come quello su tiro libero alla Lazio, in semifinale, con tutto il palazzetto che esplode di gioia. Chissà, magari adesso saranno i miei figli, un giorno, a vestire quella maglia. Nel frattempo, saluto tutti e vi mando il mio incoraggiamento dal Brasile. Vi ho tutti nel cuore. Forza Prato!”.